Lo stile classico di una foto permette di ritrarre una scena in tutti i suoi aspetti reali, ma indubbiamente può anche privarla del suo aspetto artistico, non evidenziandone la straordinarietà legata ad aspetti come il movimento e/o la fantasia.
Le esposizioni lunghe possono portare a questi risultati. Nel caso in cui si voglia cogliere un movimento, che sia dell'acqua di un fiume o di un atleta durante la sua performance, sarà necessario fissare la fotocamera su un robusto cavalletto, che eliminerà effetti indesiderati come il micro mosso. Il soggetto dovrà essere l'unica entità in movimento capace di disegnare le proprie sfumature sul sensore, garantendo l'effetto desiderato, mentre il contorno, rappresentato dallo sfondo, dovrà essere perfettamente a fuoco. I tempi lunghi devono essere valutati in funzione della velocità del soggetto: più veloce sarà il soggetto e più corti saranno i tempi necessari a coglierne il movimento. Per ottenere questo risultato, però, sarà necessario ridurre al minimo la quantità di luce in entrata attraverso l'obbiettivo. Durante il giorno è praticamente impossibile ottenere quest'effetto, a meno che non si disponga di un filtro ND caratterizzato da un valore indicante il numero di stop di esposizione che sarà in grado di ridurre. Questi filtri sono disponibili anche in versioni fino a 10 stop, molto usati durante le giornate soleggiate. Per fare un esempio pratico: con un tempo di esposizione di 1/40 di secondo, l'applicazione di un filtro ND 10 comporta l'allungamento del tempo di esposizione a 25 secondi!
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Prima dell'avvento del digitale i filtri fotografici erano usati per svariati motivi, che andavano dalla correzione del bilanciamento cromatico alla protezione delle lenti degli obbiettivi.
L'introduzione del bilanciamento del bianco, con l'era digitale, ha permesso di poter gestire seduta stante qualsiasi problema di dominanza cromatica. Effetti particolari, come quelli provocati dai filtri flou o dai filtri tabacco sfumato, sono oggi sostituiti dagli interventi in post-produzione con qualsiasi software che li può prevedere. L'idea che i filtri siano ad oggi completamente inutili, quindi potrebbe prendere il sopravvento se non fosse per la presenza di alcuni di questi che sono ancora utili per situazioni particolari. E' il caso dei polarizzatori, dei filtri a densità neutra ND e dei filtri ND graduati. Gli effetti ottenuti con questi filtri sono pressoché impossibili da ottenere con qualsiasi software. Con i polarizzatori, ad esempio, è possibile eliminare bagliori, rendere i colori più saturi, aumentare il contrasto tra cielo azzurro e nuvole bianche. Di contro, un polarizzatore, riduce la quantità di luce in entrata, riducendo la velocità di otturazione, di conseguenza aumentando le possibilità di sfocatura e micro-mosso. Con i filtri ND standard è possibile incentivare l'effetto mosso, attraverso la dilatazione dei tempi di scatto, che impediscono alla fotocamera di bloccare il soggetto nella sua posizione. Un soggetto in movimento, quindi, sarà rilevato con il suo spostamento, che potrà tramutarsi in una scia e/o in un effetto particolare, come ad esempio, l'effetto seta provocato dall'acqua di un ruscello. A seconda del valore di densità di questi filtri sarà possibile aumentare o diminuire l'effetto voluto. Con filtri ND 10 sarà possibile ottenere tali effetti anche in pieno giorno. |
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May 2016
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