Come abbiamo detto nel corso della prima lezione, premendo il pulsante di scatto, solleviamo lo specchio che riflette l'immagine nel mirino e permettiamo alla luce di arrivare direttamente al sensore. Per dosare la giusta quantità di luce è necessario saper gestire la durata dell'esposizione. Questa è influenzata da due fattori fondamentali: l'apertura del diaframma e il tempo di posa. Ma cosa intendiamo con apertura del diaframma e tempo di posa? Semplice, basta prendere in mano il libretto delle istruzioni della vostra fotocamera e risalire a come impostare i comendi per l'una e per l'altro. Il nostro obiettivo, montato sulla nostra fotocamera, è dotato di lamelle interne (diaframma) che possono essere regolate per far entrare più o meno luce e determinare un tempo più o meno lungo di esposizione per il nostro sensore, che, una volta impressionato, restituirà un'immagine più o meno corretta. Allo stesso modo, se volessimo intervenire direttamente sul tempo di posa, potremmo impostare un tempo più o meno alto per avere lo stesso risultato. I due fattori sono inversamente proporzionali tra loro, poiché aumentando la quantità di luce in entrata (apertura del diaframma), diminuirà il tempo di posa, viceversa, diminuendola (chiusura diaframma), il tempo aumenterà. Lo stesso concetto vale per il tempo di posa: aumentando il tempo, più luce giungerà al sensore, diminuendolo, il contrario. Entrambi i fattori operano per definire l'esposizione. Potremmo impostare un'apertura ampia del diaframma come f4, oppure una stretta come f16; scegliere un tempo lungo come 1/8 di secondo o molto breve come 1/1000. Un'altra variabile in grado di influenzare l'esposizione è il valore ISO impostato: più è basso e maggiore sarà la quantità di luce necessaria per registrare l'immagine, più è alto e più sarà minore. Tuttavia valori alti di ISO comportano una perdita di qualità per l'immagine finale. Riassumendo, possiamo scegliere di impostare la nostra fotocamere in modo creativo, abbandonando ogni forma di automatismo e diventando gli assoluti padroni delle nostre scelte. Potremo lavorare in priorità di diaframma e/o in priorità di tempi, a seconda della scelta che intendiamo operare. Ma come potremo rendere perfetta la nostra esposizione? Se la quantità di luce che raggiunge il sensore sarà troppa, avremo immagini sovraesposte, se sarà poca, avremo immagini sottoesposte. L'immagine restituita dal nostro display ci permetterà di decidere, attraverso il risultato, quale sarà la soluzione più corretta. Impostando la compensazione dell'esposizione e gestendola in una forbice di massimo due stop di sotto e sovraesposizione potremo addirittura ottenere foto sottoesposte, foto normali, foto sovraesposte e stabilire quale dei tre è più valido per le nostre necessità.
0 Comments
Leave a Reply. |
AutoreCiao a tutti, Archives
March 2014
Categories |