Tecnicamente, per fotografare, bisogna catturare la giusta quantità di luce. Il sistema di misurazione esposimetrico determina le impostazioni per determinare questa quantità di luce. La luce che colpisce il soggetto è riflessa all'interno dell'obbiettivo, dove la fotocamera determina la coppia tempo-diaframma corretta per la giusta esposizione, in funzione delle condizioni di illuminazione e della sensibilità ISO impostata. solitamente, ogni fotocamera dispone di tre o quattro modalità di misurazione esposimetrica, che misurano la luce su un'area specifica del fotogramma. La modalità standard impostata è la Misurazione Valutativa. Questo sistema divide la scena inquadrata in una serie di zone, di cui rileva e analizza la luminosità. In seguito a questo la fotocamera calcola i parametri di esposizione, restituendo uno scatto ben bilenciato. Le altre modalità sono la Media pesata al centro, la Parziale e la Spot. queste ultime non sono in grado di analizzare la scena e nemmeno di applicare alcuna compensazione dell'esposizione. Tutte e tre si limitano a calcolare un'esposizione basata su un grigio al 18%. La lettura Media pesata al centro legge tutta l'inquadratura dando rilievo alla zona centrale del fotogramma. Le misurazioni Parziale e Spot leggono la luce in aree molto più piccole poste al centro del fotogramma. Nella fattispecie la Parziale anallizza il 10% dell'area centrale del mirino, la Spot solo il 2-3% circa. Entrambi sono ideali per effettuare letture precise in determinati punti della scena, evitando alla fotocamera di essere ingannata da aree del fotogramma troppo chiare e/o troppo scure. I problemi nascono nel momento in cui i soggetti non restituiscono luci al 18%, restituendo un'immagine esposta male. La soluzione in questi casi è sottoesporre in caso di soggetti scuri, per avere neri profondi al posto di grigi indesiderati, sovraesporre per avere soggetti bianchi.
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AuthorCiao a tutti, Archives
May 2016
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