La maggior parte delle fotocamere reflex dispone di quattro differenti modalità di misurazione:
Queste possono essere usate in riferimento al risultato che si vuole ottenere, tenendo presente la loro specificità. Prima di addentrarci nelle singole spiegazioni, torniamo per un attimo al concetto di funzionamento di una fotocamera. In occasione di uno scatto, all'interno della fotocamera, lo specchio che riflette l'immagine nel mirino si solleva, permettendo alla luce di raggiungere il sensore. Questa luce può arrivare in quantità più o meno bilanciata, provocando tre risultati possibili: immagine corretta, immagine sottoesposta, immagine sovraesposta. La lettura della quantità di luce entrante è effettuata dal sensore esposimetrico (o di misura), che è in grado di stabilire anche la quantità necessaria per una corretta esposizione. L'intero processo potrebbe essere impostato automaticamente dalla fotocamera, che nella maggior parte dei casi fornirà il risultato corretto, ma potrebbe essere gestito autonomamente per garantire risultati migliori. Il primo passo da compiere è, quindi, la scelta di una delle modalità sopra menzionate, che a questo punto possiamo vedere nel dettaglio. Funzionano tutte allo stesso modo, cambiando progressivamente l'area di lettura della scena inquadrata. La lettura spot è la più precisa e copre, a seconda della fotocamera, un'area che va da 1,5% a 10% al centro del mirino. La lettura parziale copre un'area leggermente più grande della spot, variando in riferimento al tipo di fotocamera e rendendone, quindi, più facile l'impiego. La lettura media pesata al centro misura la luminosità sull'intera scena prendendo in considerazione principalmente l'area al centro del mirino, senza applicare nessuna compensazione dell'esposizione. La lettura valutativa effettua la misurazione sull'intera scena inquadrata, dando maggior importanza alla zona di messa a fuoco e applicando una compensazione dell'esposizione in grado di determinare buoni risultati con scatti rapidi. Tuttavia, indipendentemente dal tipo di lettura impostato, i sensori possono essere ingannati dal soggetto inquadrato. Se la lettura si esegue su un soggetto bianco, la fotocamera tenderà a considerare questo come un tono medio, sottoesponendo il resto dell'immagine, viceversa, con un soggetto nero, sovraesporrà. Sebbene la lettura valutativa sia la migliore per ovviare a questi inconvenienti in condizioni di piena luce, può comunque avere delle difficoltà in condizioni di scarsa luce, con soggetti molto piccoli o quando lo sfondo è molto chiaro o molto scuro. La soluzione sta nel ricorrere alla compensazione dell'esposizione, ovviamente abbinata alle modalità di scatto della zona creativa (priorità di tempo, priorità di diaframma).
0 Comments
Leave a Reply. |
AuthorCiao a tutti, Archives
May 2016
Categories |